Scrivo queste parole con grande emozione. E per chi mi ha conosciuto, sa che l’intento è semplice ed onesto. Sabato 4 febbraio è stata un’altra grande giornata di insegnamenti, dove abbiamo potuto condividere storie di persone. Storie umane, di crisi di cambiamenti, di vita, di lavoro, di forza, di ferite, di coraggio.
- Pensavo che “ricominciare a Sognare” fosse più facile per tutte. Ed invece mi sono accorta che la società ha fatto più danni di quello che pensavo. Ha inquadrato le persone in scatole “pesanti”, le ha inserite in “format” lavorativi umanamente scadenti. Me ne sono andata da quei contesti caotici nel lontano 2011, ma la situazione non è cambiata. Anzi.
- Ed ecco quindi che rinnovo con forza la necessità e la responsabilità di ognuna di noi a coltivare la creatività ed il libero pensiero. Per gradi, attraverso obiettivi temporali a lungo termine. Un passo alla volta.
Ma per fare questo avete bisogno di “spazio” mentale.
SPAZIO, come lo stesso spazio che abbiamo nell’armadio. Non possiamo mettere vestiti nuovi se non buttiamo quelli vecchi. Ringraziandoli di averci fatto belle fino a quel giorno.
☞ [Letture consigliate: Gaston Bachelard].
- Ringrazio anche da parte di Liza, Elena C., Chiara P., Valeria G., Cliza P., Melita D., Serena M., Barbara P., Alessandra A., Elisabetta R., Elisa V., Paola V., Laura P., Roberta G., Claudia C., Tiziana V., per aver iniziato a valutare l’opportunità di qualche alternativa, perché anche per il passo più piccolo ci vuole una scelta consapevole.
- Tornando a Bologna ho cercato una poesia di Paulo Coelho, “Le cose che ho imparato“. Invito tutte voi a prendervi 5 minuti per ascoltarla. Anche questo è “spazio” […] Spazio per immettere pensieri gentili, parole armoniche. Opportunità.