Carissima freelance, libera professionista o piccola imprenditrice… Colgo lo spunto da una conversazione con una persona che mi ha contattato, per ribadire anche a te l’importanza di imparare ad affrontare un minimo di Controllo di Gestione. Un’attività essenziale ai giorni nostri per crescere. Io fortunatamente l’ho imparato quando ero in azienda, e da libera professionista ne ho fatto tesoro…
Ma veniamo al dunque:
Gestire l’impresa in un’ottica non solo di risparmio e contenimento dei costi, ma soprattutto, di crescita implica una conoscenza approfondita della dinamica economica dell’azienda, possibile solo attraverso un attento processo di analisi detto “Controllo di Gestione”.
Analizzare per crescere = Monitorare al meglio costi e profitti della propria azienda può implicare un’attenta analisi in maniera più approfondita di quanto già avvenga tramite la contabilità generale […] =
= ☞☞☞☞ ANDARE DAL COMMERCIALISTA NON BASTA!!! E NON E’ LUI CHE PUO’ INSEGNARVI A FARE IL CONTROLLO DI GESTIONE… = O PRENDETE UN PROFESSIONISTA OPPURE IMPARATE DA SOLE L’ABC!!!
Diventa quindi necessario l’inserimento di ulteriori sistemi di analisi. Il primo passo è quello di analizzare la propria attività per individuare quelli che vengono definiti “centri di costo” e di “profitto”, in funzione di un’attenta programmazione anche delle strategie di investimento.
Per esempio, i miei centri di profitto sono principalmente 4:
- Consulenze Marketing via Skype,
- Laboratori itineranti,
- Prodotti editoriali,
- Servizi Fantasma ( 👻 Servizi di Content Marketing solo per clienti fidelizzati che mi stanno particolarmente simpatici),
- altri in via di progettazione
Si può quindi definire la programmazione e il controllo di gestione come l’attività fondamentale con cui l’azienda si accerta che la gestione si stia svolgendo in modo tale da permettere il raggiungimento degli obiettivi stabiliti in sede dipianificazione strategica.
Ti sembra fantascienza? Potrebbe esserlo, ecco perché ti consiglio di andarci piano […]
Le fasi del processo sono:
- La formulazione di obiettivi e programmi di breve periodo,
- La misurazione sistematica (mensile o addirittura settimanale) dei risultati conseguiti,
- L’analisi degli scostamenti (confronto degli obiettivi con i risultati),
- Le azioni correttive a cui corrispondono altrettanti strumenti a disposizione dell’impresa,
- la definizione del budget di vendita obiettivo,
- I’analisi del sistema di reporting = una mappa ai costi e ai ricavi.
- L’analisi dei flussi finanziari può mostrare disavanzi fra entrate ed uscite per interi periodi rendendo necessaria l’analisi dei dati economici […].
Se la contabilità generale può servire allo scopo dell’analisi di costi e ricavi (il conto economico può far luce con immediatezza sull’andamento del Margine operativo lordo e dell’ Utile/perdita di periodo), quella analitica si rende necessaria nel momento in cui si debba, ad esempio, metter mano ai conti per ridimensionare le spese.
Come piccola (o micro) impresa è difficile mantenere le proprie perdite in attesa di un miglioramento del mercato: non appena avrai la certezza della crisi in atto, dunque dovrai ridimensionare immediatamente le aspettative di profitto e quindi gli investimenti e le spese.
Ma dove intervenire?
Dall’analisi dei costi effettuata in base al documento di Contabilità Generale = il bilancio! Ed è qui che entra in gioco la contabilità analitica, utile all’imprenditore anche per recepire lo scostamento tra fatturato e utile.
E’ dunque necessario scendere nel dettaglio e soprattutto essere tempestivi nelle elaborazioni.
Per calcolare la redditività in una piccola impresa è necessario chiarire i centri di ricavo a cui associare i costi diretti, al fine di misurare la cosiddetta performance di un reparto. In altre parole, attraverso l’impiego del controllo di gestione, è possibile determinare il valore delle risorse consumate in riferimento a diversi possibili oggetti di costo, con questo intendendo ad esempio il prodotto finito (bene o servizio); la sub-unità organizzativa (ufficio, negozio, funzione, etc.); le commesse, i progetti, e quant’altro.
TUTTO CHIARO? Assolutamente NO tu mi dirai, e ci credo… perché anche per me c’è voluto un anno (tra il 2007 ed il 2008).
Ma questo deve accenderti una lampadina! Oggi non puoi improvvisare le competenze. O le impari (e studi tanto…) oppure cerchi qualcuno che ti possa aiutare.
E il budget? L’esperienza mi dice che è di fondamentale importanza anche il “budget” (io sono sempre cresciuta ponendomi obiettivi SMART = specifici, misurabili, accessibili, realistici, definiti in un arco temporale preciso) che di fatto concorre alla corretta programmazione dei costi e dei ricavi, grazie all’analisi dei valori realizzati nel passato.
L’utile per l’impresa si determina quando riesce a razionalizzare al meglio i costi della gestione, pertanto tali costi andranno stimati uno aduno e dovranno rappresentare un riferimento costante nell’attività di tutti i giorni.
☞ Ecco cosa puoi fare ora:
-
prenderti un libro di controllo di gestione e capirne qualcosa;
-
leggerti qualcosa online scritto da qualcuno di bravo (chi cerca trova);
-
contattarmi per un consiglio generico (✆ 328/8480149 previo appuntamento please);