…Se l’altra volta, parlando di Marketing e NeuroMarketing, abbiamo scoperto perché investire nella comprensione di alcuni concetti chiave legati al marketing emozionale… Oggi accenniamo al NeuroSocial.
Mi sono imbattuta in un articolo interessante scritto da una mano femminile, con un profilo a sua volta molto interessante.
Si tratta di @DanielaChiorboli Social Media Strategist @ DigitasLBi) e contributor per Ninja Marketing, azienda che seguo dal lontano 2007 (praticamente fin dall’inizio della mia attività professionale) sulla quale vi invito a curiosare [qui il link al “Clan” = Team].
Chi mi conosce sa che sono una persona particolarmente pratica e che trasferisco con un linguaggio semplice alcuni contenuti scritti nella “lingua DIGITALESE”, poichè con il tempo ho imparato che la CONOSCENZA deve essere necessariamente di TUTTI e non di una ristretta nicchia di persone operanti in quella tipologia di settore.
Ma!
Sono anche un’attenta donna di marketing…e quindi è necessario comprendere che OGNI tipologia di pubblico necessita di una tipologia di linguaggio. Daniela scrive per gli addetti ai lavori (e so che non me ne vorrà). Io scrivo per le persone/donne “normali” che si stanno ricreando (o dovranno farlo) una nuova vita professionale.
Chi ha partecipato ai miei laboratori ha potuto percepire un linguaggio semplice, comprensibile. Perché il futuro è di tutti. E se dovete iniziare una professione in proprio (o l’avete già) uno degli errori che vengono commessi quotidianamente è proprio quello di parlare un linguaggio di difficile comprensione alla propria potenziale clientela.
Un veloce excursus: i clienti (tutti) necessitano di una comprensione chiara di quello che divulgate, altrimenti si sentono fuori luogo e abbandonano velocemente quanto non comprendono.
Perché, infatti, i nostri clienti dovrebbero “acquistare qualcosa” se non ne comprendono il linguaggio?
E’ uno degli assiomi del marketing serio e psicologico che continuo a ribadire.
Parlate ai vostri clienti come se dall’altra parte ci fossero dei bambini. Altrimenti non acquisteranno il vostro prodotto/servizio. Se li vedete con gli occhi stralunati andate loro “incontro” = fategli delle domande = “Hai capito bene il mio nuovo servizio? Se vuoi te lo rispiego, magari cerco di semplificare ulteriormente, è un vantaggio per entrambi comprendere“.
Pertanto:
- per chi volesse andare ad imparare una lingua nuova (che non fa mai male) e vedersi qualche grafico può leggersi il bell’articolo scritto da Daniela a questo link.
- chi, invece, ha voglia di comprendere per poi mettere in pratica può pure rimanere qui e continuare a leggere.
Di cosa stiamo parlando?
“Tecniche efficaci di Social Media Marketing e di comunicazione che, grazie all’aiuto delle neuroscienze, riescono ad influire in maniera più efficace sui processi decisionali del “consumatore” ” […]
…che personalmente amo chiamare più cliente [(dal latino clientem accusativo di cliens – ascolto, porgere l’attenzione)] poichè dovete necessariamente considerare che il cliente è una PERSONA che necessita del vostro ACCURATO ascolto.
Ho imparato subito (e molto presto) il concetto di cliente, in qualità di “persona da ascoltare“.
Crescere in una famiglia di commercianti significa padroneggiare velocemente questo concetto… poichè, nell’accezione più emotiva del termine…
- se il cliente lo tratti bene costantemente…
- se lo rispetti e
- se lo ascolti davvero…
ti farà crescere! In caso contrario…un po’ meno.
Ecco perché il concetto di gentilezza onesta e trasparente fa parte della mia politica professionale e potrebbe essere utile anche a voi. Le persone si ricordano dei voi e delle attenzioni che gli dedicate.
Ma ritorniamo alle TECNICHE per motivare le persone sui social a fare un’azione: la prima è lo “Storytelling” […]
Quando è uscita questa accezione (diversi anni fa) personalmente non capivo assolutamente cosa volesse significare, poichè per me lo Storytelling era una tecnica innata (ma deve diventare anche la VOSTRA!!!!) e infatti senza che lo sapessi, avevano preso uno dei miei post come esempio naturale di Storytelling all’Università di Verona (!!!????!!!!).
Diciamo le cose come stanno. Qualsiasi imprenditore mosso dalla passione ha una storia da raccontare.
Pensate di dover imparare sempre tutto? No.
Tante cose sono già TUTTE dentro di noi. Sono solamente da far uscire allo scoperto [un po’ come quando eravamo bambini che facevamo cose spontanee senza filtri].
Poi arrivano gli strumenti, ecco quindi che per divulgare in maniera ottimale la vostra storia servono delle tecniche che vi aiutino ad essere più efficaci. Una delle realtà più forti che conosco in termini di STORYTELLING “certificato” è PENSIERO VISIBILE (Vr), umanisti di nascita, digitali per professione.
!!!!! E’ se non siete mossi dalla passione e dal sogno che le cose si fanno ardue !!!!!
Quindi, per non diventare matte ad apprendere cose che potenzialmente sono già innate dentro di voi cercate una professione che vi appassioni TANTO, che vi faccia alzare alla mattina con il sorriso, che vi faccia avere uno SCOPO nella vita, non un semplice lavoretto per guadagnare due soldi.
Sono pienamente consapevole che non è da tutti … tuttavia dal momento che da qui a 10 anni ci saranno molte persone a spasso e/o che devono re-inventare la propria carriera cercate di fare VOSTRO questo concetto.
L’Equilibrio della vostra professione è (o sarà) dato da 3 componenti (Cit Business Model you):
- gli interessi (cosa ti entusiasma);
- le competenze e abilità (talenti acquisiti e naturali, cose che sai fare agevolmente);
- personalità (il modo in cui ti piace lavorare e relazionarti con gli altri).
Ritornando alle tecniche…
“Il 90% degli acquisti online è dettato dalle emozioni che il consumatore prova durante il il “viaggio d’acquisto”: se vuoi che il tuo contenuto funzioni davvero, deve riuscire ad emozionare e a coinvolgere l’utente” = quando scrivete vi emozionate? Vi emozionate davvero o lo state facendo solo perché “dovete farlo”? Fate nascere il contenuto dal vostro cuore e dalla vostra pancia, non copiate dagli altri. Fatelo con empatia, coinvolgimento, trasporto e consapevolezza. Solo così davvero i vostri clienti lo percepiranno.
La seconda tecnica è la “Social Proof = Testimonianza Sociale” […]
Citando @Daniela, le testimonianze sociali descrivono, infatti, il naturale istinto umano che ci porta a fidarci delle testimonianze, delle esperienze e dei consigli di altri “consumatori” (clienti). Una sorta di passaparola, ma specifico del mondo social.
Chi lavora seriamente ed è sicuro di quello che fa quotidianamente – in maniera onesta e consapevole – sa che le testimonianze sociali sono necessarie, ma non dimenticate di dedicarvi anche alle testimonianze reali, che hanno una portata di gran lunga superiore nel LUNGO termine!!!
Vi sembra banale? Non lo è. Ne ho visti tanti disperarsi ultimamente perché per un motivo o per l’altro hanno perso la loro credibilità online. Entrano ed escono dalla vita delle persone ad una velocità stratosferica. Cercate di lavorare per una nuova dinamica virtuosa ECO-SYSTEM, non semplicemente EGO-SYSTEM (Cit. Otto Scharmer)
La terza tecnica è far ridere! O l’umorismo […]
Daniela scrive bene quando cita: “Sapevi che quando ridi il tuo cervello produce endorfina, una sostanza che ti rende felice e che cambia letteralmente la tua percezione del mondo esterno? I brand lo hanno già imparato ed è per questo che fanno a gara per chi sforna contenuti più divertenti ed ironici, per instaurare un rapporto più intimo con l’utente (sfruttando tecniche come ad esempio il real-time marketing)”.
Quello che mi sta personalmente a cuore nelle mie rare esposizioni è il concetto di “leggerezza”.
Perchè se non prendiamo questo percorso d’imprenditoria femminile come un gioco… difficilmente ne usciremo serene ed equilibrate. La velocità del cambiamento impone una certa dose di rapidità di elaborazione cerebrale… se lo vivete come se stesse giocando a Monopoli sarà più divertente! Lo confermano anche le nuove teorie neuro-economiche.
La vita è una ruota che gira. Siate il vento, non la ruota […]
Evviva il Romanticismo ed il Tao The Ching.
#ForzaDonne #SiateRivoluzioneSilenziosaMaDeterminata